L’alpinismo: storia e considerazioni
L’alpinismo rappresenta uno sport estremo e per alcuni meraviglioso, per altri pauroso e pericoloso. Sta di fatto che l’uomo già nel 18° sec. ha quella spinta interiore ad affrontare la natura in questo senso, a spingersi oltre le proprie capacità per rendersi partecipe di qualcosa di più grande di lui, che nemmeno può spiegare. Risulta collocabile proprio in questo periodo storico la nascita dell’alpinismo, l’uomo inizia ad affrontare le rocce e i ghiacciai, ma parliamo di uomini davvero appassionati di arrampicata e che sono spinta da una forza unica.
Le prime vette raggiunte
La vetta del Monte Bianco fu la prima ad essere raggiunta nella storia di questa attività sportiva tanto affascinante quanto pericolosa e ci troviamo precisamente nel 1786.
Il Cervino invece venne scalato nel 1865 dall’alpinista inglese Whimper dal lato della Svizzera, due giorni prima dell’italiano Carrel dall’altro versante.
Nelle Alpi Orientali invece questa attività sportiva ha come data di inizio il 1857 e vede come protagonista sempre un inglese, ovvero Ball. Nello stesso anno il Inghilterra nasce un club alpino, molto esclusivo e quindi estremamente selettivo. Successivamente avremo nel 1862 un club austriaco e, poi un anno dopo uno svizzero e italiano.
Poco dopo la metà del XIX secolo il periodo del primo alpinismo termina, ovvero di quell’alpinismo di tipo esplorativo che aveva come scopo quello di raggiungere vette inesplorate fino a quel momento. Si passa ad un periodo diverso in cui si raggiungono vette già conosciute e raggiunte più volte.
Seconda fase dell’alpinismo
Dopo la seconda guerra mondiale riprende il tipo di alpinismo di cui abbiamo parlato inizialmente e vediamo primeggiare sulla scena alpinisti italiani di livello, vediamo raggiungere le grandi e meravigliose vette delle Dolomiti. Ovviamente tutti questi alpinisti avevano un equipaggiamento misero rispetto a quello che potrebbe portare con se un alpinista oggi. La cosa infatti era decisamente più pericolosa di oggi e bisognava davvero avere tanto sangue freddo e coraggio. Inoltre il corpo doveva poter sopportare altitudini così alte e bisognava fare calcoli mentali per quanto si poteva precisi e fedeli al reale. Si aveva una semplice bussola e qualche dispositivo che oggi sembrerebbe davvero antico per misurare la pressione. Oggi invece scalare risulta essere non più semplice, ma meno pericoloso magari o comunque più sicuro sotto determinati punti di vista.
La tecnologia oggi
La tecnologia ci offre tanti vantaggi, uno tra questi è sapere in tempo reale dove ci troviamo e a che altitudine e che pressione ci sta, possiamo sapere se è meglio proseguire o lasciar perdere, insomma come è meglio muoversi. Questi dispositivi sono muniti di GPS, cosa impensabile a quei tempi e fungono da dispositivi di notevole aiuto in casi critici. Addirittura permettono in alcuni casi di chiamare persone che conosciamo quando la linea risulta assente e cose simili. Oltretutto c’è stata un’evoluzione di questi dispositivi, i quali inizialmente erano molto pesanti o comunque scomodi da portare con se, mentre ora sono incredibilmente comodi, pratici, portatili nel vero senso della parola.
Per la nostra sicurezza in montagna
Quindi scalare è davvero un’esperienza unica, estrema e adrenalinica. Ma oggi che è possibile dobbiamo nel fare le nostre escursioni in alta montagna, preservare la propria sicurezza. Questo come è possibile? Semplice, attraverso diversi dispositivi, che di seguito vedremo nel dettaglio, i quali sono muniti di GPS.
I comunicatori satellitari
Parliamo prima di tutto dei comunicatori satellitari, questi non sono dei telefono satellitari, ma appartengono ad una specifica categoria.
Ci sono marche famose e quindi conosciute come fonte di garanzia sulla qualità che sono la Garmin per esempio, alcuni suoi modelli pongono l’attenzione sulla sicurezza, ovvero la possibilità di comunicare con persone a noi care oppure ad una centrale operativa. Tutto ciò in assenza di segnale, quindi non potremmo chiamare tramite il nostro cellulare.
Questo tipo di comunicazione è permessa attraverso SMS o email, non sono contemplate delle vere e proprie chiamate. Questo tipo di dispositivo è consigliato a coloro che devono magari per professione svolgere delle spedizioni e spingersi in luoghi estremi, e prevedono un abbonamento specifico.
Il mercato dei GPS
Il mercato dei GPS vede primeggiare, fare da padroni tre marche molto importanti, in quanto queste effettivamente garantiscono qualità ed efficienza sempre, solitamente più il prezzo sale più avremo delle prestazioni professionali e fedeli. Queste marche sono la Garmin, la Polar e la Suunto. qui di seguito ne andremo a delineare il profilo.
La marca Garmin
La marca Garmin è probabilmente quella più conosciuta e che rappresenta l’attore principale di questo grande palcoscenico, che è il mercato dei GPS. Risulta essere un punto fermo di riferimento, una base sicura alla quale fare sempre affidamento per quanto riguarda prodotti efficienti e di grande qualità. Per decenni ha dato importanza esclusivamente all’aspetto strutturale dei propri dispositivi GPS, creandoli quindi molto forti, robusti e decisamente compatti, ma complessi anche. Ad oggi invece si divide per così dire in due settori, ciascuno dei quali si occupa in modo differente dei dispositivi prodotti: da una parte abbiamo gli sportwatch, i quali qualche anno fa, ma anche adesso ad essere sinceri sono molto in voga, dall’altra quello dei palmari, i quali però hanno un design più rudimentale e trascurato, anche se l’efficienza è sicuramente garantita.
La marca Polar
Questa marca ha sempre cercato di offrire prodotti che presentano un ottimo rapporto qualità-prezzo e secondo me ci riesce bene. Oltre ai dispositivi cardio che l’hanno resa famosa produce dispositivi finalizzati alla corsa, ideati per il ciclismo e diversi sport. Risulta essere un’ottima scelta se non vogliamo spendere troppo e amiamo fare sport, anche quelli più estremi che ci spingono verso l’esplorazione di vette meravigliose.
La marca Suunto
La marca Suunto per svariato tempo è stata il punto di riferimento per i trail runner, tutti gli appassionati di corsa e non solo, consideravano la Suunto come quella marca impeccabile sulla qualità ed efficiente. È una marca però decisamente meno grande della Garmin e probabilmente è per questo motivo, che ha scelto di diventare una marca più di nicchia, specializzata in dispositivi che hanno una batteria che dura molto. Se siamo in montagna e abbiamo bisogno che il nostro dispositivo, che ci aggiorna su dove ci troviamo, a quale altitudine e via dicendo.
Cosa è successo negli ultimi anni?
Ultimamente a queste tre marche, capisaldi della tecnologia di tipo sportivo, si sono affiancate marche di cellulari e non solo molto famose e potenti, ovvero Huawei, Samsung ed Apple.
L’Apple Watch
Molto utile e comodo da indossare è l’Apple Watch, una soluzione ben pensata per chi fa ogni tipo di sport. Senza nessuna ombra di dubbio parliamo del miglior smartwatch presente sul mercato, che da una certa versione in poi presenta la bussola elettronica, l’altimetro barometrico, il quale ci permette di sapere a che altitudine ci troviamo e a che pressione atmosferica. Inoltre include ovviamente il GPS con supporto GLONASS e Galileo, i quali sono davvero i migliori. Possiamo poi trovare un sensore che rileva la nostra frequenza cardiaca, giroscopio e davvero tanto altro. Esiste poi anche la versione Cellular, la quale ci da la possibilità di ricevere e mandare messaggi, poi rispondere a chiamate, ascoltare la musica anche quando non abbiamo l’iPhone con noi.
Prezzi e conclusioni
Riguardo l’aspetto del prezzo la questione è un poco complessa, nel senso che tutto dipende da che dispositivo vogliamo comprare, ovvero da quali scopi dobbiamo raggiungere. Se facciamo per motivi professionali questo tipo di sport ovvero quello dell’alpinismo, allora sarà necessario acquistare un prodotto con GPS e tutte le varie funzionalità a prezzi alti. La fascia di prezzo più alta arriva a cifre considerevoli che si aggirano intorno a circa un migliaio di euro volendo. Però esistono assolutamente dispositivi a prezzi decisamente inferiori, ma non per questo di qualità chissà quanto inferiore. Per esempio per quanto riguarda la famosa Garmin, abbiamo sia dispositivi che arrivano a circa 100 euro, sia quelli che arrivano a più o meno a 500 euro o più insomma. Di questi avremo quelli touch che sono più in voga, ma che vengono scelti per la loro praticità e comodità soprattutto se dobbiamo subito attivare una data funzione. Uno svantaggio in questo caso però risiede nel fatto che la batteria avrà maggiore possibilità di esaurirsi, lasciandoci senza punti di riferimento e sicurezza. Per questo alcuni scelgono i dispositivi GPS di questa marca non touch, ma con i pulsanti. Tutto dipende dalle nostre esigenze, che devono essere messe in discussione per poter poi compiere la scelta più giusta, che faccia al caso nostro. Il prezzo rimane sempre un aspetto molto variabile quindi anche qui sta a noi compiere una decisione ragionata.